9.8.11

Interview!

Intervistiamo oggi Matteo Silvestri, responsabile del settore industrial design di officineZero11.



Un aggettivo per officineZero11? 
Spontaneo.

Un aggettivo per il lavoro svolto in officineZero11? 
Armonia frenetica.

Sogno nel cassetto?
Prendere in mano un oggetto di pubblico dominio, giraselo tra le dita e dire: “questo l’ho disegnato io…”

Modello isipirativo e perché?
Mi carica molto un frase tipica della cultura giapponese: “la forza nella fragilità”, è questo il modo in cui progetto e in cui vedo il design.
Un oggetto deve essere semplice, forme esili, quasi precarie, che nascondono al proprio interno un valore, che dona all’intera struttura un significato, una motivazione per esistere.

Matteo, come si sviluppa il settore di industrial design in officineZero11?
Tutto nasce dal dialogo, dialogo con il cliente, dialogo tra di noi e dialogo con la società; lavoriamo in questo modo in tutti i nostri settori e l’industrial non è da meno. Dopo il BRIEF, scatta la concettualizzazione creativa, che da libero spazio alla discussione che alla fine poi partorirà un progetto; questa è la chiave, almeno secondo noi, per vedere lo schizzo su un foglio di carta prendere vita e diventare realtà.

It’s time to steel, la prima collezione di industrial design, ce ne parli?
OfficineZero11 è da sempre affascinata dallo studio dei materiali; la materia ci affascina, ci incuriosisce, ci emoziona. Periodicamente, prendiamo in esame ogni singolo materiale, ne studiamo le potenzialità e focalizziamo il nostro sforzo creativo per partorire progetti inerenti ad esso.” It’s time to steel” è la sperimentazione che vede come protagonista il metallo, l'acciaio, sfruttando tutte le sue caratteristiche troverete nella nostra collezione di oggetti, prodotti ottenuti con le più svariate tecnologie applicabili su questo materiali, dal taglio a laser sino alla piegatura meccanica …

Obiettivo?
Parlare con un estraneo di officineZero11, senza dover spiegare di cosa si tratti o che cosa facciamo.

Consiglio ai giovani come noi?
Prendere il proprio obiettivo più importante, studiarlo, analizzarlo e capire se  è veramente degno di essere equiparato a un sogno, dopodiché consiglio di conviverci, di amarlo, di odiarlo, di perdonarlo quando ci delude e di rimproverarlo quando si nasconde ma di non lasciarlo mai, per nessuna ragione al mondo.

Conclusione?
Le conclusioni si tirano alla fine dei giochi, io ho appena iniziato.





8.8.11

Polonia: un particolare appartamento di passaggio...


 

 

 

 

 

La firma polacca mode:lina è stata coinvolta nella progettazione dell’interior design di un piccolo appartamento destinato ai visitatori di passaggio diretti alla Poznan International Fair.
Le caratteristiche di questi ambienti sono dunque quelle tipiche di un appartamento “di passaggio”, adatto agli ospiti: accoglienti, easy, intercambiabili e funzionali.
E per raggiungere tali obiettivi, i designer hanno pensato di mixare elementi propri del mood alberghiero ad elementi tipici invece delle case ad uso residenziale; il risultato tuttavia è qualcosa di totalmente inedito, che disegna spazi nuovi e stilisticamente interessanti.
La sfida è stata quella di realizzare tutti questi intenti spendendo poco: così, una buona parte dei mobili scelti per questi interni proviene dall’Ikea.

5.8.11

La contaminazione, un virus creativo! (2° episodio)


"Una profonda e intrinseca contaminazione tra i settori del design", questa, come ben sapete, è la filosofia di officineZero11.
Abbiamo visto qualche tempo fa come anche Karl Lagerfeld, celebre firma di Chanel, fosse stato contaminato da questo virus, avventurandosi nella progettazione di arredi per la casa.
Ovviamente non è l'unico, qui riportiamo un esempio ancora più chiaro di come questa contaminazione sembra proprio piacere e attirare facilmente famose aziende e marchi di fama internazionale. Stiamo parlando di Aston Martin.

La prestigiosa casa automobilistica inglese debutta nel campo del design con la linea di arredamento Aston Martin Interiors, svelata in anteprima mondiale durante lo scorso Salone del Mobile di Milano. 
Ora, il brand annuncia l’apertura a ottobre 2011 di un monomarca a Pechino. Una scelta strategica sia per la città in sé considerata la capitale economicamente più forte al mondo, sia per l’ubicazione stessa del punto vendita in un quartiere esclusivo e alla moda. 

Ecco l’indirizzo completo: N°10 Nongzhanguan, South Road – ChaoYang District – Beijing, 100125 China

Con una superficie di 400 mq, il primo concept store Aston Martin Interiors proporrà soluzioni integrate per la casa, l’ufficio ed il contract. La linea comprende inoltre complementi d’arredamento ed illuminazione, caratterizzati da un design pulito e d’avanguardia reso ancora più raffinato dall’abbinamento di materiali tecnologici come alutex,kevlar carbonio alla qualità senza tempo di pellami e tessuti di gran pregio. 
La collezione Aston Martin Interiors è rigorosamente made in Italy. È  prodotta e distribuita in esclusiva mondiale dall’azienda italiana Formitalia Luxury Group spa. L’accordo di Formitalia con il distributore cinese Classic Environment Engineering co., prevede per il 2012 ulteriori aperture di punti vendita Aston Martin Interiors nelle città più importanti della Cina.

Porte aperte al design con gli arredamenti di lusso Aston Martin Interiors .

27.7.11

Interview!

Abbiamo deciso di dedicare una rubrica periodica per ogni designer di officineZero11, con lo scopo di conoscerli meglio ma sopratutto di venire maggiormente a contatto con il mondo della "factory" attraverso le loro parole e i loro pensieri. Iniziamo oggi con Benedetta Martino, la fashion designer.



Benny, un aggettivo per officineZero11?
Un aggettivo credo che non basti... non vorrei nemmeno essere banale a dire "innovativo" ma è proprio così, in officineZero11 trovo lo stile giusto e i mezzi per portare a termine le mie crazioni.

Un aggettivo per il lavoro svolto in officineZero11?
Sicuramente arduo ma allo stesso tempo gratificante, come in tutti lavori ci sono dei periodi più stressanti, ma la gratificazione che si prova quando il lavoro viene portato a termine è indescrivibile.

Benny il tuo sogno nel cassetto?
Sono una sognatrice nata, per citarne uno essere conosciuti a livello internazionale… 

Hai un modello isipirativo e perché?
A livello personale mi ispiro a una persona a me molto vicina che ha sempre lavorato con tutta se stessa per riuscire ad ottenere quello che voleva e mi ha dato anche la possibilità di concludere i miei studi. A livello creativo mi ispiro invece a molti stilisti come Rick Owens, Riccardo Tisci, Neil Barret e la Maison Martin Margiela. Ma essendo anche di natura una grande osservatrice, riesco a trovare ispirazioni in qualsiasi momento e in qualsiasi posto in cui mi trovo. 

PerchèPlanimetrie?
Planimetrie nasce dall'ispirazione di oggetti di design ecosostenibili e dalle vecchie planimetrie come quelle di Richard Neutra, dalle quali per l' appunto mi sono anche ispirata per la collezione.

Parlaci di Planimetrie e di come hai affrontato la creazione di questa prima linea?
Planimetrie è una linea dal gusto minimal e sofisticato, destinato ad un pubblico femminile che vuole essere contemporaneo e con uno stile inconfondibile. I piccoli dettagli che rendono unica la linea Planimetrie, nascono dal fondersi tra lo studio dei tessuti e il concpet della linea.
La qualità dei prodotti è marchiata made in Italy e sono capi unici sartoriali.

Difficoltà incontrate e imprevisti?
La gestione di un'intera linea non è semplice, nascono sempre piccoli problemi che arrivano sempre nel momento meno opportuno!!! 
Per fortuna non abbiamo incontrato enormi imprevisti nella progettazione e realizzazione della linea, stiamo però ancora lavorando per portarla a termine, piccole e costanti modifiche per presentarci al meglio. 

Obiettivo?
Personalmente vorrei impormi nel mercato come stilista emergente,  gli obiettivi della linea invece prevedono sicuramente una distrubuzione selezionata e una forte comunicazione a livello internazionale.

Parliamo del lancio della collezione?
Un lancio particolare, proprio per questo motivo teniamo molto a non svelarne alcun dettaglio.

Consiglio ai giovani come te?
Per raggiungere i propri sogni bisogna sicuramente crederci molto e investire su se stessi, bisogna mettersi in gioco e affrontare le prime difficoltà senza farsi abbattere. 

Un grazie a Benny e ovviamente "Stay tuned".


11.7.11

TORINO MAGAZINE e officineZero11!



OfficineZero11 approda anche in edicola. Dopo la preannunciata e prestigiosa collaborazione con la rivista di moda Glamour, da questa settiamana fino a settembre, parlerà di noi la rivista per eccellenza del territorio torinese: Torino Magazine. Scoprirete quello che ancora non sapete su officineZero11, la nuova realtà torinese che fa della "contaminazione" il proprio punto di forza. Ovviamente stiamo parlando di design, di design a 360°, dall' interior design, all'industrial design, passando dal fashion design e dal graphic and web design: il design di officineZero11. Inoltre ci sarà anche un'intervista a uno dei due soci fondatori che racconterà la nascita, lo sviluppo e gli obiettivi di questa nuova e giovane realtà torinese. Non perdetevi l'edizione estiva di Torino Magazine ci vediamo a pag. 168, 169, 170, 171 (subito dopo lo speciale sul nuovo sindaco di Torino Fassino e i Subsonica). Stay tuned!

8.7.11

La contaminazione, un virus creativo!

 

 

 

 

 

Contaminazione, una parola molto cara e molto vicina a noi di officineZero11. La contaminazione tra i vari settori del design è infatti la caratteristica e la filosofia principale utilizzata da sempre da officineZero11. Ma ovviamente non siamo gli unici ad aver visto un futuro in questo sostantivo, noti designer di fama mondiale hanno trasportato il loro gusto, il loro stile, il loro know-how in vari campi del design, di appartenenza e non. Un esempio? Karl Lagerfeld,  la guida creativa di Chanel, ha, infatti,  deciso di collaborare con Orrefors per la realizzazione della sua prima linea di bicchieri di cristallo. Karl Lagerfeld ha pensato ad una collezione minimal e funzionale declinata in tre nuance: trasparente, nero o bianco. La collezione Orrefors by Karl Lagerfeld è composta da flûte di champagne e bicchieri da vino, acqua e liquore e da eleganti sottobicchieri, tutti marchiati con le iniziali KL. Basato sullo stesso principio, la collezione presenta anche una grande ciotola rotonda, un vaso rettangolare e un vaso cilindrico, ciascuno in bilico su quattro globi di cristallo. Ecco come il designer Karl Lagerfeld ha reagito a questo "virus creativo".

 

4.7.11

Come nascono gli occhiali Chanel!


Fa sempre un certo effetto vedere all’opera i grandi della moda, intenti a creare bozzetti di abiti e accessori, che poi ci faranno sognare in passerella. In questo video Karl Lagerfeld disegna la linea eyewear Chanel, vestito di tutto punto ed è tutto molto affascinante, ma degli interrogativi mi frullano inevitabilmente in testa. “Egli” è sempre così Karl, con l’inseparabile guanto e l’abito nero? Disegna realmente a mano ogni creazione? Probabilmente sono domande che non avranno mai una risposta, ma voglio crederci e mi godo questo piccolo momento di arte.

30.6.11

Spazio invenzioni!

 

 


Per fortuna c’è sempre qualcuno che riesce a utilizzare le nuove tecnologie in modo creativo, utile e innovativo. Il Museum of London ha commissionato all’agenzia Brothers and Sisters una guida interattiva ai luoghi più importanti della città. I tre creativi hanno pensato bene di sfruttare cam e geolocalizzazione per far sì che ogni utente del melafonino, potesse osservare una delle capitali più belle del mondo ricevendo contemporaneamente informazioni sul presente e sul passato. Fin qui, tutto già visto. La novità sta nel fatto che, consentendo l’accesso con l’apposita applicazione e puntando l’obiettivo del telefono su molti degli angoli più famosi della città, un’immagine d’epoca va a sovrapporsi direttamente sulla realtà che stiamo osservando. Non ci credete? Siamo rimasti sbalorditi anche noi. Guardatevi le immagini nella gallery dopo il salto…

27.6.11

officineZero11 consiglia...







Zepter International invita i giovani creativi di tutto il mondo all’ottava edizione del concorso internazionale di progettazione “A Box for everything & Nothing”Il progetto chiede ai giovani creativi di realizzare una scatola di qualsiasi forma e materiale (vetro, metallo, plastica, ceramica) di una dimensione minima di 10 cm x 10 cm e massima di 30 cm x 30 cmIl primo premio sarà di 10000 €La scatola deve essere funzionale ma innovativa nel design. Maggiori informazioni: artzept.com

24.6.11

NU-OVO, la cellula abitativa!

 

 


Il primo mobile contenitore per l’uomo”, così l’architetto torinese Paolo Maldotti definisce Nu-ovo, un complemento d’arredo multiforme e versatile presentato in occasione del Salone del Mobile di Milano 2011.
Scheletro costituito da tasselli assemblati, in legno lamellare verniciato ricoperto da una membrana in tessuto poliestere, spalmato in pvc e laccato. Ecco i materiali, riciclati e riciclabili, utilizzati da Tisettanta per realizzare l’innovativo mobile a forma di “uovo” nato dall’estro creativo di Maldotti. Il “guscio” è suddiviso in otto spicchi, di cui sei fissi e due mobili che possono aprirsi e compiere un giro completo attorno alla struttura fissa mediante un sistema di rotazione. Nu-ovo può essere spostato facilmente da un ambiente all’altro mediante ruote per poi essere nuovamente ancorato a terra. La membrana esterna diventa uno scudo protettivo per una cellula abitativa adattabile a diversi usi: poltrona, guardaroba, cucina funzionale, sauna, box doccia, vasca idromassaggio, zona relax o zona studio. Pensato inizialmente per gli spazi pubblici (hall degli hotel o aeroporti come sala riunioni, privé dei ristoranti), il progetto di Maldotti si è sviluppato come un nucleo poliedrico, adatto alla dimensione domestica, alle ambientazioni outdoor e a quelle benessere. Nu-ovo si candida ad essere una cellula abitativa multifunzionale, da attrezzare a piacimento: un rifugio di design che si “schiude” attorno all’uomo.

17.6.11

9.6.11

ToolBox Coworking!

 

 
 


Volevamo rendere pubblico e mettervi a consocenza del nostro studio, la sede attuale di officineZero11.
Si tratta di ToolBox office, il primo grande spazio condiviso per lavorare a Torino progettato per freelance e startup.Dai un'occhiata al sito internet, www.toolboxoffice.it e scopri la vera essenza del coworking. 

7.6.11

officineZero11 on the Behance Network

officineZero11 on the Behance Network

Torino, la nostra Torino!



Spazi per i giovani e senso di appartenenza. Ragazzi-imprenditori che si riappropriano di San Salvario appena fuori la stazione dei treni e torinesi nuovi di pochi anni.
Il cambiamento di Torino nelle parole di Max Casacci, membro di quei Subsonica che negli ultimi 15 anni hanno suonato l’anima mutante della città. Quasi tracciando un consuntivo di questo percorso Casacci, presente a Festarch, ci ha raccontato la nuova identità torinese.

5.6.11

a+d+m design magazine!!!

 

La rivista di design a+d+m, nel mese di Aprile, ha dedicato due pagine a officineZero11 e Ied Torino, in merito alla 81° edizione del motorshow internazionale di Ginevra, dove Ied ha presentato il suo modello Abarth in uno stand pensato e studiato interamente dal team di officineZero11. "...che viene presentato a Ginevra in uno stand pensato interamente da Riccardo Quaglia e Fabio Rapallo, diplomati '09/10 del corso in Interior design IED Torino e fondatori di officineZero11, a dimostrazione che gli insegnamenti acquisiti hanno dato i loro frutti. Tra pareti curve fisse, pareti mobili e pedane, passando attraverso totem, teche e tv, lo scorpione torna a colpire...". 

3.6.11

Elix, designed by Diego Palazzolo

 

 

    

"Elix è una lampada di pura ispirazione. Abbattendo un albero ormai morto, la mia attenzione fu catturata da un intreccio confuso, ma gia bellissimo di vecchi rami d’edera che avvolgevano il tronco. Rimasi a guardarli a lungo sentendo istintivamente la necessità di creare qualcosa con essi. Nel periodo successivo tante sono state le idee e le riflessioni su cosa sarebbe diventato quel tronco che mi ero portato via,cambiavano e si evolvevano, conseguenza del diverso modo di percepire il mondo che mi circondava. Fino a che, in un attimo, vidi con chiarezza cosa sarebbe  diventato, come se esistesse già e in quel momento lo potessi osservare. Il tronco era sparito o meglio era diventato luce,eterico, trasparente come il vetroLedera rimase ad avvolgerlo sostenerlo, unendosi ad esso nellabasedivenendo filo di lino alle estremità. Così capii quanto quell’ispirazione potesse tradursi in estetica. la mia etica cominciava a prender forma, a realizzare la lampada Elix che oltre ad illuminare comunicava. Scelsi vetro sabbiato,  legno di edera completamente lavorato a mano come gli ornamenti in filo di lino e vernici all’acqua. Elix è una lampada a minimo impatto ambientale. Le fonti illuminanti sono led ad alta potenza,  bassi consumi e di lunga durata, con regolatore di luminosità, grazie al quale è possibile creare l’atmosfera che più si desidera, evitando ulteriormente sprechi energetici. Ogni esemplare è unico e irripetibile. Il suo disegno organico è un omaggio alla natura, artista suprema e designer geniale. Elix è contemporanea, elemento emozionale in ambienti urbani. Riuscendo a conciliare creatività, estetica, tecnologia ed etica credo che possa ispirare ogni giorno chi la possiede". Diego Palazzolo.

Bravo Diego! 

info: diego.palazzolo@hotmail.it